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Fiducia in se stessi

La fiducia è costruita sull’esperienza del successo. Quando iniziamo una qualsiasi impresa è normale avere poca fiducia perché non abbiamo imparato dall’esperienza che possiamo avere successo. Ciò è valido quando impariamo ad andare in bicicletta, a parlare in pubblico. É letteralmente vero che il successo porta il successo e anche un piccolo successo può essere usato come trampolino per uno più grande. I Manager dei pugili sono molto prudenti nello stabilire gli incontri dei loro atleti in modo che questi ultimi possano passare gradatamente attraverso una serie di successi. Noi possiamo far uso della stessa tecnica, cominciando gradatamente e sperimentando dapprima il successo su piccola scala.

Un’altra importante tecnica è abituarsi a ricordare i successi passati e a dimenticare i fallimenti. Questo è il modo in cui dovrebbero operare le calcolatrici elettroniche e il cervello umano. La capacità e il successo migliorano con la pratica, non con la ‘ripetizione’ che non ha valore in se stessa: ciò accade nella pallacanestro, nel golf, o nella vendita di un prodotto. Se la ripetizione avesse valore di per se stessa noi ‘impareremo’ anche gli errori. Una persona che prima impara a tirare con l’arco sbaglierà il colpo più volte di quante non faccia centro. Se la semplice ripetizione fosse la risposta alla maggiore abilità, la pratica di costui lo renderebbe molto più esperto nei suoi sbagli perché sono questi che egli ha ripetuto più volte. Tuttavia, per quanto il rapporto tra i suoi errori e i suoi centri sia di dieci a uno, egli potrà gradatamente migliorare, con la pratica, e farà centro sempre più spesso. Tutto questo accade perché la calcolatrice che è nel suo cervello conserva e rinforza il ricordo dei successi dimenticando i fallimenti.

Cosa fa la maggior parte di noi? Noi distruggiamo la fiducia in noi stessi ricordando i fallimenti passati e dimenticando invece tutto ciò che riguarda i successi passati. E non solo ricordiamo i fallimenti, ma li imprimiamo emotivamente nelLa Mente, ci condanniamo, ci torturiamo per la vergogna e il rimorso, sentimenti egocentrici al massimo grado, e quindi la fiducia in noi stessi scompare.

Non importa quante volte abbiamo fallito in passato, ciò che importa è aver tentato di raggiungere il successo, ed è questo che bisogna ricordare con intensità, è su questo che bisogna fermare il nostro pensiero. Charles Kettinger ha affermato che un giovane che vuole diventare uno scienziato deve essere disposto a fallire 99 volte su cento prima di arrivare a un risultato positivo, senza che per questo il suo io ne soffra.

NOTA BENE:  fate uso degli errori e degli sbagli come una via per imparare, ma poi non pensateci più; ricordate e immaginate deliberatamente i successi provati. Tutti hanno avuto successo qualche volta in qualche cosa.

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Amore per il Prossimo

La personalità di tipo successo si interessano e prendono in considerazione il loro prossimo. Esse rispettano i problemi e le necessità degli altri, rispettano la dignità della persona umana e trattano gli altri individui come esseri umani e non come pedine del loro gioco.

É un dato di fatto psicologico che il nostro modo di sentire verso noi stessi tende a corrispondere ai nostri sentimenti verso il prossimo. Quando una persona comincia a essere più caritatevole verso gli altri, invariabilmente sarà più caritatevole anche con se stessa. L’individuo che pensa che ‘la gente non è molto importante’, non più neanche avere un profondo rispetto e una grande considerazione di se stesso, poiché anch’egli fa parte della ‘gente’ e con lo stesso giudizio che egli ha per quest’ultima, sarà a sua volta inconsapevolmente giudicato dalla sua stessa mente. Uno dei metodi migliori per liberarsi di un senso di colpa è cessare di condannare mentalmente gli altri, di giudicarli, di biasimarli e odiarli per i loro errori. Avere un’ immagine migliore e più esatta di voi stessi se comincerete a considerare più degni gli altri.

Un’altra delle ragioni per cui la carità verso il prossimo è un chiaro sintomo della personalità di successo è che essa significa che la persona affronta la realtà. la gente è importante, le persone non possono essere maltrattate a lungo come animali o macchine, o come pedine per fare il proprio gioco. Hitler scoprì questo, come lo scopriranno tutti gli altri tiranni in qualunque campo essi esercitino il loro potere: in casa, negli affari e nelle relazioni umane.

NOTA BENE: la ricetta per arrivare alla carità può essere suddivisa in tre parti:

  1. Cercate di formarvi un giudizio imparziale sulle persone scoprendo la verità nei loro riguardi: sono personalità individuali, esseri creativi;
  2. Prendetevi la briga di fermarvi e considerare i sentimenti degli altri, i loro punti di vista, i loro desideri e le loro necessità. Pensate maggiormente a ciò che il vostro prossimo desidera e al suo modo di sentire. un mio amico prende in giro la moglie ogni qualvolta ella gli chiede: “Mi ami?”, rispondendo: “Si, quando ci penso”. Vi è molto di vero in questo. non possiamo sentire nulla nei riguardi degli altri se non ci ‘fermiamo a  pensare’ a loro;
  3. Agite come se il prossimo sia importante e comportatevi verso esso in conformità (agite come quello che vorreste fosse fatto a voi). nei vostri rapporti con le altre persone abbiate riguardo dei loro sentimenti. Noi tendiamo a considerare gli oggetti secondo il modo in cui li trattiamo.

Comprensione

La comprensione dipende dal sapere comunicare. La possibilità di comunicare è di importanza vitale per ogni sistema-guida o per una calcolatrice. Non potete reagire in modo esatto ai dati su cui vi basate sono difettosi o non vengono capiti. Molti dottori sostengono che la confusione è l’elemento basilare nelle nevrosi. Per affrontare un problema con efficienza dovete cercare di penetrarne la vera natura. la maggior parte dei vostri insuccessi nei rapporti umani è dovuto a incomprensione.
Noi ci aspettiamo che gli altri reagiscano, rispondano e arrivino alle stesse conclusioni che noi traiamo basandoci su fatti o circostanze. Dovremmo invece ricordare ciò che “nessuno reagisce alle cose ‘come esse sono’ ma alle sue proprie immagini mentali”. Il più delle volte le persone reagiscono in una data maniera o assumono determinati atteggiamenti non per farci soffrire, né per essere cocciuti o per malizia, ma perché capiscono e interpretano le situazioni in modo diverso da noi. Esse reagiscono semplicemente in conformità di ciò che a loro  sembra essere la verità sulle situazioni. Credere che una persona, anche se ha sbagliato, abbia agito in buona fede piuttosto che volutamente con malizia, può giovare al miglioramento dei rapporti umani e a capire meglio il prossimo. Chiedete a voi stessi: “Come la vede lui/lei? Come interpreta questa situazione? Cosa sente riguardo a ciò?” Cercate di capire perché egli agisca come agisce.

FATTI contro OPINIONI

Molte volte creiamo confusione quando vogliamo aggiungere la nostra opinione personale ai fatti arrivando poi alla conclusione errata. FATTO: un marito fa scrocchiare le dita. OPINIONE: la moglie conclude: “lo fa perché sa che mi dà sui nervi”. FATTO: il marito si succhia i denti dopo aver mangiato. OPINIONE: la moglie conclude:” se avesse più riguardo per me cercherebbe di migliorare i suoi modi”. FATTO: due amici si stanno sussurrando qualcosa quando voi passate davanti a loro. bruscamente smettono di parlare e sembrano un po’ in imbarazzo. OPINIONE: “devono aver spettegolato sul mio conto”.
La massaia di cui abbiamo parlato prima capiva perfettamente che il modo di fare del marito che le dava fastidio non era dovuto al voler deliberatamente recarle disturbo, e quando cessò di reagire ‘proprio come se fosse’ stata personalmente insultata, riuscì a calmarsi, ad analizzare la situazione e a scegliere la reazione giusta.

VOLER CONOSCERE LA VERITÀ

Spesso coloriamo con le nostre paure, le nostre ansie o desideri, i dati sensoriali che ci pervengono, ma per combattere l’ambiente esterno che ci circonda dobbiamo voler conoscere la verità su di esso. Dobbiamo essere capaci di vedere la verità e di accettarla buona o cattiva essa sia.
Bertrand Russell affermò che una delle ragioni per cui Hitler perse la seconda guerra mondiale fu il non essersi completamente reso conto della situazione. Coloro che riferivano notizie cattive erano puniti e questo faceva si che nessuno osasse dirgli la verità. Non conoscendo, dunque, la verità, non era in grado di fronteggiarla.
Molti di noi non si rendono individualmente colpevoli dello stesso errore; noi non amiamo ammettere i nostri errori, i nostri difetti o le nostre colpe o confessare di esserci sbagliati nemmeno con noi stessi. Inganniamo noi stessi per non ammettere che una situazione è diversa da come vorremmo che fosse. Non possiamo quindi reagire appropriatamente poiché non vogliamo vedere la verità delle cose.
La personalità del tipo Successo non solo non deve ingannare e mentire agli altri ma deve imparare a essere sincera con se stessa. ciò che noi chiamiamo ‘sincerità’ si basa sulla comprensione di sè e sulla sincerità con se stessi, poiché nessun uomo che mente a se stesso razionalizzando o con ‘menzogne razionali’ può mai essere considerato sincero.
NOTA BENE: cercate di scoprire la verità su di voi, sui vostri problemi, sul prossimo, sulla situazione sia essa buona o cattiva. Adottate il motto: “non ha importanza chi è nel giusto ma cosa è giusto”. Un sistema-guida automatico, (ad esempio un missile che riceve dati sul bersaglio da colpire), corregge il suo corso per mezzo di dati-reazione negativi, (il bersaglio si sposta, la situazione è diversa da come ce la siamo immaginati). Esso ammette gli errori per poterli correggere e mantenere la direzione esatta. Nello stesso modo dovete riconoscere i vostri errori e sbagli senza però piangere su di essi. Nel trattare con le altre persone cercate di vedere la situazione sia dal loro punto di vista che dal vostro.